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L'invenzione del Quartetto d'archi


Al via il ciclo “Boccherini al centro, musica e parole. Quattro conferenze quattro concerti” con il primo appuntamento dal titolo “L’invenzione del Quartetto d’archi” tenuto da Marco Mangani, segretario-tesoriere del Centro studi Luigi Boccherini e membro della Asociaciòn “Luigi Boccherini” di Madrid. Ricercatore presso la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, Mangani è autore di una monografia su Boccherini che ha apportato nuovi dati e introdotto nuove prospettive nell'indagine sul maestro lucchese. Mangani nel suo intervento tratterà un percorso dalla nascita del quartetto d’archi fino alla sua affermazione: “Prima di tutto cercherò di dare una definizione del genere del quartetto d’archi; successivamente si vedrà come il quartetto si sia affermato in modo indipendente, senza che ci sia stata un’influenza reciproca in partenza, da una parte in Austria con Haydn e dall’altra in Italia, Francia e Spagna con Luigi Boccherini, giunto in maniera del tutto autonoma alla scrittura per quartetto d’archi. Questo è stato possibile probabilmente anche per il fatto che Boccherini era un violoncellista e, almeno fino a metà anni ’80, il suo contributo al quartetto in Europa è stato importante tanto quanto quello di Haydn, Poi il classicismo viennese ha preso il sopravvento. Infine cercheremo di vedere l’importante ruolo dell’editoria e dell’industria culturale in tutto questo processo.”

Tutti gli appuntamenti del ciclo su Boccherini, sono seguiti da un concerto. In questo caso interverrà l’Alea Ensemble formato da Fiorenza de Donatis e Andrea Rognoni (violini), Stefano Marcocchi (viola) e Marco Frezzato (Violoncello). Il gruppo si è formato nel 2002 con l’intento di eseguire il repertorio cameristico del classicismo e del romanticismo con strumenti d’epoca. Allo stesso tempo l’Alea Ensemble si propone di riscoprire e valorizzare le composizioni di autori meno noti dello stesso periodo storico. La registrazione che l’Alea Ensemble ha effettuato dei Quartetti Op. 2 di Boccherini, pubblicata da Stradivarius nel 2008 ha vinto premi quali Diapason d’Or e Choc de Le Monde de la Musique. Dopo la conferenza l’Ensemble eseguirà il primo quartetto in do minore dei Quartetti Op. 2, G 159 e il Quartetto op. 77 n.1 in sol maggioreHoboken” III:81 di Joseph Haydn.